sabato 28 febbraio 2015

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Al mio micione...Nerone

Oggi è un anno esatto che sei volato altrove. Ricordo ancora tutto di te e mi è rimasto dentro il tuo istinto a cercarmi tutte le volte che dovevo darti la tua razione di pappa.
Una nota canzone dice "voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi" anche io voglio ricordarti lì, nel terrazzo a vedere chi passava fuori oppure quando facevi gli agguati al coniglio, tuo eterno rivale.
Eri un micio predominante, hai soffiato al veterinario fino a qualche ora prima di lasciarci, lui stesso si stupiva della tua forza, cosa che a me ha ingannato. Il tuo pelo lunghissimo non mi aveva fatto notare il tuo dimagrimento, non avevo notato che stavi poco bene, e per questo ancora ne soffro. Il periodo però, micione mio, l'avevi capito anche te che non era dei migliori. La tua padrona non poteva più starti dietro, non perchè non volesse, ma perchè i dottori le avevano proibito di avvicinarsi agli animaletti, anche innocenti come te. Ti ho cominciato a dare da mangiare, anche se te cercavi la tua padrona e ogni volta che la vedevi giù a pancia all'aria allegro e poi scondinzolavi come un cagnolino. Ti sei ammalato proprio in quei giorni, quando la tua padrona non poteva piu starti dietro; poi piano piano ti sei spento.
Tutti mi dicevano "è solo un po di pelo dagli una cremina e vedrai che ricomincera a mangiare il tuo gatto" ma te non volevi più mangiare, non avevi più voglia di combattere.
Una settimana senza cibo, veterinari, flebo, miagoloni di patimento, quanta sofferenza. Poi un anno fa esatto te ne sei andato altrove. Ricordo benissimo nel momento in cui ci hai lasciato di aver visto la tua ombra scappare verso la terrazza luogo dove sei sempre stato. Ti abbiamo tenuto per la nottata in casa sistemato in una cassettina, te lo meritavi eri stato un gatto eroico, un gatto bravissimo, un gatto che voleva bene a tutta la famiglia e se ne faceva volere. Il giorno dopo insieme alla tua padrona abbiamo preparato una buchina dove metterti, ti abbiamo salutato, piangendo, ti abbiamo messo su una federa bianca che ti ricopriva, non volevamo che la terra sporcasse il tuo bellissimo pelo. Poi lacrima su lacrima e motto di terra su motto di terra ti abbiamo seppellito, ripetendo "fa che questa terra non sia un peso per te riposa in pace micione.
Ciao"