lunedì 30 maggio 2011

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L'uomo e la sua evoluzione

Perchè alcune scimmie si son evolute in uomini e altre no?

Migliaia di anni fa, ci fu un grande cataclisma, un vulcano cominciò ad eruttare, favorendo il ritiro delle foreste.
Le foreste erano abitate da scimmie che vivevano negli alberi. Esse si dovettero adattare a scendere dagli alberi e vivere nella terraferma; si cibavano di carcasse di animali deceduti (proprio come gli altri animali della savana, condor ecc.).
Le scimmie, vivendo nella savana, dovettero abituarsi ad alzarsi su due zampe se volevano vedere oltre le steppe e riuscire a cibarsi. L'erba era alta e dovettero imparare la posizione eretta. Chi si seppe adattare ebbe una discendenza più forte, è la legge di selezione naturale. La posizione eretta, favorì lo sviluppo di tutta una muscolatura particolare di queste scimmie. Per lo stesso motivo variarono in modo radicale anche le corde vocali, ed i suoni che potevano emettere. Potevano così avere suoni più articolati.
La nuova scimmia non aveva più bisogno di muoversi con 4 zampe, ma con 2 e proprio il tempo che passava portò a sviluppare all'uomo una pianta di piede molto resistente e palmi delle mani, con pollice opponibile, abili per fare anche i movimenti più difficili.
Un'altro importante tassello, che favorì lo sviluppo dell'uomo, fu la sua importante massa cerebrale. Proprio questa gli permise di essere più astuto e di superare meglio certe avversità.
La massa cerebrale gli permise di imparare a cacciare, emulando gli altri animali come la tigre il leone ecc. La scimmia era diventata cacciatrice di prede. Le condizioni di vita erano molto migliorate l'uomo cominciò a cacciare e per far questo si doveva riunire in branchi. Ci fu il bisogno di imparare una lingua comune.

E allora perchè qualche scimmia è rimasta a livello di animale senza svilupparsi?
Altre scimmie che non si trovavano nei dintorni di quel vulcano che eruttò rimasero negli alberi, oppure tutte quelle scimmie che non si seppero adattare alle nuove esigenze rimasero animali primitivi.

La prima lingua che comparve erano dei suoni, strilli ecc. ma l'uomo, per cacciare, aveva bisogno di capirsi in qualche modo, cosi nacquero i primi "strilli più articolati", quelli che con il tempo sarebbero diventate parole.
Insieme agli strilli gli uomini capirono che potevano comunicare tra loro anche attraverso gesti. Cacciando, c'era il bisogno di muoversi furtivamente e senza far rumore, con particolari gesti l'uomo si poteva capire e cacciare con molta più semplicità.
Col passare degli anni l'uomo cominciò a trovare parole comuni per insegnare e tramandare, alle successive generazioni, tutto il loro sapere; come si costruisce una lancia, come cacciare, come difendersi dal freddo ecc. Le prime società stavano nascendo...