sabato 25 dicembre 2010

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L'hack delle microonde

Quello di cui volevo parlare oggi è ciò che mi appassiona veramente da qualche anno: la costruzione di un'arma a microonde.
Vi prego e vi dico da subito che tutto ciò che scrivo, al momento, non ho la possibilità di sperimentarlo davvero, quindi metterò qua le mie idee in attesa della costruzione dell'arma vera e propria.Saranno accettati commenti di critica e. se sbaglio in qualcosa nei miei ragionamenti, accetto di essere corretto...grazie!!!
Per l'occorrente ho cominciato smontando un forno a microonde che, ormai, i suoi anni aveva lavorato.
Quello che mi sono trovato davanti è stato di grande stupore.
Le parti più importanti di un forno a microonde l'ho trovate tutte insieme dalla parte destra(dove si trovano i comandi).
Il forno a microoonde è composto da:
- Una grande camera (dove cuoce il cibo)
- Una scheda elettronica(per pilotare motori magnetron ecc.
- Un magnetron(per propagare microonde)
- Un motore elettrico(per il vassoio dentro la camera)
- Un condensatore ad alta tensione
- Una ventola(probabilmente per il raffreddamento interno dei circuiti del microonde)
- Un trasformatore ad alta tensione
Il tutto racchiuso ermeticamente dentro una scatola metallica.Un forno a microonde una volta aperto è molto difficile richiuderlo poichè c'e la paura che ci siano perdite di microonde nocive per l'uomo.
Ma arriviamo a ciò che sono riuscito a scoprire (per ora)
Il funzionamento di un forno a microonde (detto brevemente) è questo:
Attaccando la presa di 220V il trasformatore ad alta tensione carica il condensatore(2KV);
il condensatore si andrà a scaricare sul magnetron; il magnetron emana, attraverso un diodo che si trova al suo interno, le microonde.
Il diodo è un diodo particolare.
Un forno a microonde da 1000 Watt riesce a emanare le microonde nel raggio di 20 centimentri.
Teoricamente, se riuscissi ad amplificare le microonde potrei riuscire a raggiungere la distanza di 2 metri o anche più.
Una prima idea è stata quella di mettere 10 schede elettroniche del microonde connesse in parallelo.Ogni scheda con il suo diodo delle microonde. Dopo tanti calcoli, però, mi son reso conto, che con 10 schede elettroniche, ci voleva troppo tempo per scaldare l'acqua(considerate che per riscaldare una tazza di latte il microonde impiega circa 30 secondi) quindi ho capito che minore è lo spazio tra il magnetron e l'oggetto da colpire(con le 10 schede connesse in parallelo) maggiore sarebbe la potenza emanata. Dopo una serie di calcoli, ancora tutti teorici, ho potuto constatare che dimezzando la distanza tra il magnetron e l'oggetto da colpire, a parità di distanza, dovrei riuscire a raddoppiare la potenza e quindi rifacendosi all'esempio scalderei il latte in 15 secondi...se poi triplichi il tutto il tempo si riduce di un terzo e così via...
Rimane, per ora, solo una domanda:ma sperimentalmente funzionerà???Speriamo.
Rimanete collegati in questi prossimi giorni posterò qualche foto del microonde che ho smontato e comincerò, insieme a chi mi vorrà supportare, a fare i ragionamenti in merito.



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